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FORCELLA LEROSA

 
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Rufiedo, Gotres e Forcella Lerosa

Lungo la ex ferrovia si incontrano dei laghi, da dove arriva l’acqua? Sono le sorgenti di Rufiedo, un ambiente mistico dove l’acqua sgorga da sassi ricoperti di muschio. Forcella Lerosa, ampi pascoli racchiusi da maestosi circoli, a metà discesa una meritata pausa in malga ed infine il castello di Podestagno, rovine di una importante via di comunicazione fra Venezia e Monaco.

gotres - forcella lerosaScaldiamo i muscoli sulla vecchia ferrovia, dopo la antica chiesa di San Nicola, ed un eventuale caffè nel vicino bar, sfiliamo a fianco a laghetti poco profondi, abbandoniamo le comodità della pista ciclabile e quindi la strada inizia a salire.

La salita è una delle porte d’accesso del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, si incontrano differenti habitat in questa zona di particolare biodiversità.

Una breve pausa presso delle incredibili sorgenti carsiche, fiotti d’acqua prorompono dal nulla, dopo il disgelo o periodi di pioggia si avverte chiaramente l’energia dell’acqua.
Un breve tratto di salita è una sfida anche per gli atleti, l’improvviso aumento di pendenza ed il fondo grossolano obbligano i più a mettere il piede a terra e spingere alcuni metri.
Sulla larga sella erbosa di forcella Lerosa ci sono diversi resti della Grande Guerra, vi erano le retrovie delle truppe austro-ungariche; le opere più evidenti e meglio conservate sono il cimitero e la strada che useremo a scendere. Oltre cento anni fa la piana brulicava di persone, ora invece ci sono mucche che pascolano e ruminano pigramente.
Come erano le postazioni dell’esercito italiano? Un altro itinerario in MTB ci permette di scoprirlo, passando per Forcella Posporcora.

Numerosi cirmoli abbelliscono la sella, l’odore dei pini ci seguirà fino a Malga Ra Stua, dove potremo ristorarci con dei piatti ben curati.

Strada asfaltata fino al parcheggio, ma non dimenticate di chiedere una visita alle rovine della villa di Sant’Ubertus e soprattutto ai ruderi del castello di Podestagno: con un piccolo sforzo aggiuntivo si ha un grande risultato.

Dettagli itinerario

18 CHILOMETRI

+650 m DISLIVELLO SALITA

-650 m DISLIVELLO DISCESA

QUANDO – Primavera, Estate e Autunno. Se non c’è neve, ogni giorno è quello giusto.
PERCHÈ

  • Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la geologia ed il paesaggio – sistema 5
  • Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo
  • Grande Guerra
  • Sorgenti carsiche
  • Merenda a malga Ra Stua

IMPEGNOOO Medio

COSA PORTARE – Guarda la pagina dedicata all’equipaggiamento.

NOTA – Si può partire dal centro di Cortina in autobus