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ALTA VIA DEL GRANITO

 
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Alta via del Granito: tra antichi sentieri e strade militari

Nelle Dolomiti c’è un’isola granitica singolare: la Cima d’Asta. L’alta via del Granito è un trekking di tre giorni che tocca la Cima d’Asta, le Cime di Rava e decine di laghi. Un cammino facile, ma da non sottovalutare, con paesaggi naturali e selvaggi.

alta via del granitoSi percorrono principalmente strade militari risalenti alla prima guerra mondiale: qui la linea del fronte correva lungo le creste del Lagorai fino ai limiti settentrionali della Cima d’Asta. L’alta via del Granito la interseca spesso, portandoci a passare tra i centenari baraccamenti, le trincee e le gallerie della guerra.

Quello che più colpisce è la varietà di rocce, ma soprattutto il tipo di rocce totalmente differenti da quelle delle Dolomiti. Questa diversità è evidente nei ruderi e nelle costruzioni presenti nella zona e persino nel suono che le pietre hanno!
Se il biancone prealpino suona come cocci di ceramica, la Dolomia ha un suono più secco, il porfido è un baritono, il granito della Cima d’Asta si pone a metà strada: lo si potrebbe associare ad un contralto.

La zona del Lagorai appena di fronte ha rocce di porfido di un colore rosso-marrone intenso, dall’altro lato avremo le bianche Vette Feltrine, ricche di particolari fioriture ed infine a nord-est fanno capolino le Dolomiti con le Pale di San Martino, che si stagliano con verticali pareti pallide. Solo l’enrosadira le fa arrossare.

La Cima d’Asta è un’isola di granito circondata da rocce metamorfiche: molto austera, si nota subito il contrasto fra le rocce granitiche, chiare con puntini neri, e le scure filladi che hanno colori cupi e massi grandiosi.

Presso il Tombolin di Caldenave ci sono massi che sembrano accatastati, fra alcuni si riesce perfino a passare. In quelle opere non c’è lo zampino dell’uomo, sono meraviglie create dalla natura. A seconda dei versanti sentiremo anche la consistenza del granito, in alcune zone è “granitico”, in altre è quasi sabbioso, sentiremo il quarzo scricchiolare sotto le suole degli scarponi.

Un trekking in un ambiente forte, dalla natura incontaminata ed intatta: pochi i sentieri e solo due i rifugi.

Dettagli itinerario

Giorno 1

9,5   CHILOMETRI
+1050 m   DISLIVELLO SALITA
-700 m   DISLIVELLO DISCESA

Giorno 2

12   CHILOMETRI
+1300 m   DISLIVELLO SALITA
-650 m   DISLIVELLO DISCESA

Giorno 3

7   CHILOMETRI
-1050 m   DISLIVELLO DISCESA

QUANDO – Estate e Autunno. Quando i rifugi sono aperti.

PERCHÈ

  • Area di granito
  • Grande Guerra
  • Natura incontaminata
  • Poco frequentato

IMPEGNO – OO Alto

COSA PORTARE – Guarda la pagina dedicata all’equipaggiamento.

NOTA – I rifugi sono aperti fino a fine settembre. Se chiusi, attrezzarsi con sacco a pelo, cibo.