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CIMA D’AUTA

 
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Cima d’ Auta: anello fra Val Pettorina e Valle del Biois

Magico Agordino, magica Cima d’Auta. Qui sembra che il tempo si sia fermato: nell’aria si respirano tranquillità, amore per il territorio, sudore e tanta, tanta passione. L’Agordino è un territorio con una storia geologica varia e complessa, affiorano alcune fra le rocce più vecchie di tutta Italia. Un territorio dove antichi villaggi ed alpeggi in quota sono ancora vivi e mantenuti con amore.

autaLa Marmolada, Regina delle Dolomiti, ci vede partire per questo itinerario ad anello che collega la Val Pettorina alla Valle del Biois, circumnavigando la Cima d’Auta.

Grandi protagoniste di questo itinerario sono le rocce e le particolari relazioni spazio-temporali che ne hanno definito l’evoluzione. In poche ore di cammino incontreremo rocce dall’aspetto e dalla costituzione assai differente: chiaro e compatto calcare, scure e porose rocce di origine vulcanica, rosse arenarie. Non a caso poco lontano da qui ci sono due apparati vulcanici che circa 230 milioni di anni fa contribuirono a modellare in modo definitivo la storia evolutiva di questa parte di Dolomiti.

C’è un luogo simbolo di questa varietà geologica, dove le chiare rocce calcaree toccano quelle vulcaniche più scure. Questo è un laghetto alpino dal nome singolare, “Lago dei Negher”, dove le due sponde si toccano con i loro colori contrastanti, evidenti lungo la riva e dai riflessi molto particolari sul fondo del lago.

La notte dormiremo in una piccola ma accogliente baita ai piedi della Cima d’Auta, dove potremo cucinare qualcosa sul fuoco e godere di uno splendido tramonto con le cime dell’Agner e della Civetta che si colorano di rosso davanti a noi.

Il giorno seguente, una volta svalicati oltre la Cima d’Auta, ci aspetta un paesaggio ancora diverso e decisamente interessante. Qui domina il colore rosso delle rocce di Forca Rossa e se le gambe lo permetteranno potremo fare una breve deviazione per andare a perlustrare la forcella.

Le caratteristiche di questo trekking sono: tranquillità, relax, panorami sempre vari ed ampie vedute sulle valli circostanti.

Dettagli itinerario

Giorno 1

6   CHILOMETRI
+900 m   DISLIVELLO SALITA
-500 m   DISLIVELLO DISCESA

Giorno 2

11   CHILOMETRI
+600 m   DISLIVELLO SALITA
-1000 m   DISLIVELLO DISCESA
QUANDO – Estate ed Autunno. Se non c’è neve, ogni giorno è quello giusto.

PERCHÈ

  • Panorama sulla Marmolada
  • Geologia
  • Stambecchi
  • Selvaggio

IMPEGNO – OO Alto

COSA PORTARE – Guarda la pagina dedicata all’equipaggiamento. Bisogna portare da mangiare per due giorni, due pranzi al sacco, cena e colazione in baita.

NOTA – Non c’è la possibilità di accorciare il percorso.
Si può invece dormire in un accogliente rifugio, così da alleggerire il peso dello zaino.